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maggio

Tra lavoro e festa, il maggio di Villa Angeli

Il primo maggio, Festa dei Lavoratori, è stato celebrato da alcuni ospiti di Villa Angeli in collaborazione con la CGIL. Le competenze relative al lavoro artigianale, che molti richiedenti asilo hanno maturato nei loro Paesi d’origine, rimangono anche in Italia un patrimonio utile e da valorizzare: per questo, insieme agli operatori dell’accoglienza, alcuni di loro hanno organizzato un laboratorio sartoriale nelle settimane precedenti il primo maggio. I prodotti finali, che spaziavano da maglie coloratissime, a borse e a cuscini, sono stati presentati in Piazza Nettuno a Bologna.

Foto di Lai-momo

Foto di Lai-momo

Al Cineteatro di Sasso Marconi, invece, la serata musicale del 1 Maggio curata dall’Associazione Culturale “Le Nuvole” è stata aperta dai due ospiti di Villa Angeli che, durante le celebrazioni del 25 Aprile, avevano presentato di fronte alla cittadinanza un discorso sulla libertà. Questo dietro invito del Presidente dell’Associazione, Danilo Malferrari, che ha richiesto la loro presenza dopo essere stato colpito dal loro intervento sulla Festa della Liberazione.

Questo per quanto riguarda il lavoro. La festa, invece, è stata organizzata e realizzata da undici ospiti insieme ai genitori e ai bambini de “Il Rotolo”. Si tratta di un gruppo composto da genitori che gestiscono autonomamente la catechesi dei loro figli: “Il Rotolo” ha individuato nell’accoglienza il suo tema principale dell’anno, e ha chiesto la possibilità di passare una giornata con alcuni degli ospiti di Villa Angeli. L’incontro è stato un modo di conoscersi e dialogare, non solo attraverso le parole, ma anche con il gioco e la musica. Durante la giornata si è giocato a calcio e al tiro alla fune, si è suonato e ballato. Il momento forse più coinvolgente è stato quello dell’”Albero delle parole”, quando gli ospiti di Villa Angeli hanno letto ai bambini alcune favole della tradizione africana, e i bambini hanno a loro volta letto una loro favola ai richiedenti asilo. Uno scambio sereno, leggero e divertente, ma non per questo meno importante per l’’inserimento nella società di accoglienza.

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