Archivio tag: Biblioteca Salaborsa

17
giugno

parole_tavolaQual’è il luogo in cui ci si ritrova, in cui è bello stare a chiacchierare di quello che accade nella giornata, delle gioie e dei dolori, degli eventi significativi della propria vita? La cucina! Per questo Casa dell’Agave, la struttura del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), gestita dall’Associazione MondoDonna, ha messo in atto il progetto “La petite madeleine” per mostrare come il cibo e le parole si nutrano reciprocamente e come, insieme, possano produrre buoni frutti. La cucina e il cibo, per le donne ospiti della struttura, sono diventati il luogo della memoria, della rielaborazione e riconquista del passato, il terreno che ha permesso loro, soggetti rifugiati in fuga dal proprio paese, di mantenere vivo il ricordo di un sé che si è costruito altrove e che di quell’altrove conserva i sapori, i suoni, i colori, gli affetti e i dolori. Continua a leggere

30
maggio

Finalmente è uscito il programma completo di Bologna cares!, la campagna di comunicazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) del Comune di Bologna. Sono previsti una serie di eventi che comprendono: spettacoli di teatro, presentazione di libri, mostre fotografiche e di fumetto e altro ancora. Il culmine sarà il convegno “L’Italia e il sistema europeo comune di asilo”, che si terrà il 21 giugno nella biblioteca Salaborsa e che vedrà a confronto rappresentanti della Commissione europea, del governo italiano, delle istituzioni locali, di agenzie europee di accoglienza e della società civile. Le iniziative proseguiranno poi per tutta l’estate fino a settembre.

Consultate qui il programma di Bologna cares!

16
maggio
foto di Africa e Mediterraneo

Foto di Africa e Mediterraneo

Oggi c’è stato il primo incontro del Laboratorio di scrittura dedicato sia ai richiedenti asilo ospiti a Bologna sia ai cittadini bolognesi. Alcuni ragazzi africani si sono trovati con altre partecipanti italiane e con le volontarie AVoC Maria Luisa ed Elisabetta in una luminosa e tranquilla sala studio della Biblioteca Salaborsa di Piazza Maggiore. Dopo una prima presentazione reciproca e la spiegazione degli obiettivi e dello spirito del laboratorio, si è cominciato.

Scrivere sulla propria vita, hanno spiegato le conduttrici, serve a guardare razionalmente il proprio passato, anche se a volte è doloroso, a creare una distanza critica e a “mettere ordine”, attraverso la stesura delle parole sulla pagina. Usare il linguaggio ci costringe a elaborare, e questo ci aiuta e diventare più consapevoli di quello che siamo, quindi ad affrontare il futuro con più forza. Continua a leggere