Archivio tag: CAS (Centri di accoglienza straordinaria)

23
novembre
Foto di Lai-momo

Foto di Lai-momo

Una calda giornata di agosto, nella struttura pavanese del Mulino del Chicón, cucina in compagnia e un bel pranzo abbondante: un giorno estivo perfetto non solo per i padroni di casa, Maria Rosa e Silvano, e per i cittadini di Marzabotto, ma anche per Haroon, Dilawar, Manasaf e Riaz, richiedenti asilo di Porretta. Si è infatti svolta a Ferragosto l’ultima giornata in ordine di tempo prevista dal progetto “Contaminazioni in Cucina”, sviluppato da Lai-momo con la partecipazione della Banca del Tempo, del Gruppo Ambiente, della Consulta del Volontariato e del Gruppo di Acquisto Solidale di Marzabotto-Monte Sole (Gasbotto). L’obiettivo, accorciare le distanze tra i cittadini di Marzabotto e i richiedenti asilo ospiti delle strutture di Lama di Setta e Porretta, nella convinzione (molto italiana, ma non solo) che passare un po’ di tempo a tavola insieme sia la strada più veloce per la conoscenza reciproca. E la conoscenza reciproca, come sappiamo, abbatte paure e pregiudizi.

Il progetto è partito presso un’abitazione privata, passando poi per l’Associazione Caracola di Luminasio, con la partecipazione della Vicesindaca di Marzabotto Valentina Cuppi che si è cimentata nella preparazione di pane tipico pakistano (chapati). Le attività hanno coinvolto richiedenti asilo sia pakistani e bengalesi che provenienti dall’Africa sub-sahariana. Alla cucina degli ospiti, con ingredienti acquistati sia in negozi del territorio che in punti vendita etnici di Bologna, si accompagnavano i piatti italiani portati dai volontari, che spesso hanno contribuito con torte ed altri dolci. I costi degli ingredienti, scelti dagli ospiti stessi, venivano poi coperti dai partecipanti e membri dell’associazionismo. Questo quinto incontro, ultimo nel tempo ma non inteso come chiusura del progetto, si è quindi svolto al Mulino tanto caro a Francesco Guccini e all’Appennino tosco-emiliano, con una contaminazione di cucina italiana e pakistana.

Foto di Lai-momo

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Si è partiti alle 10:00, perché la preparazione sarebbe stata lunga: riso, pollo, zenzero e spezie, per un piatto di pulau semplice da preparare anche nei pentoloni del fornello da giardino, accompagnato dalla salsa Raita fatta con i peperoncini, l’aglio e lo yogurt. Ancora, si è preparato uno stufato di okra e pomodori, corredato di pane chapati impastato e cotto sul momento e salsa chutney con “pochi” (tantissimi) peperoncini. Alla cucina dei piatti pakistani si è accompagnato un “workshop” sul pesto, che gli ospiti hanno imparato a preparare con il basilico fresco dell’orto e che è stato poi servito in un bel piatto di trenette, e la visita al vecchio mulino. A chiudere il tutto, una buona fetta di torta: non stupisce che il pranzo si sia dilungato fino alle 16.00, o che abbia riscosso tanto successo da aver portato alla luce una serie di nuove idee: un ricettario, una serata di approfondimento sul viaggio in Pakistan che alcuni dei commensali avevano compiuto e, naturalmente, la promessa di cucinare ancora una volta insieme.

31
agosto
Foto di Lai-momo

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Polenta con ragù o stracchino. E un bicchiere di vino, per stare insieme. A Lama di Reno, frazione di Marzabotto, come in tanti altri comuni d’Italia, il volontariato si è mobilitato per le vittime del terremoto e l’organizzazione di una polentata è stato il modo più naturale. Anche i richiedenti asilo ospitati nel Centro di Accoglienza gestito da coop. Lai-momo hanno partecipato, con un contributo della cooperativa per le polente, ma anche con una piccola somma offerta personalmente da loro. “E’ poco, lo sappiamo, in confronto alla tragedia che ha colpito tanti cittadini italiani”, hanno detto, quasi scusandosi, nel consegnarla all’assessora ai Servizi Sociali del Comune. Continua a leggere

30
giugno
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Foto di Lai-momo

Un martedì mattina come gli altri presso le aule della Scuola Medie di Vergato, ma non proprio come tutti gli altri perché nell’ora di francese al posto della solita professoressa Mariateresa Verderame, gli insegnanti sono quattro richiedenti asilo provenienti dal Mali e dalla Costa d’Avorio. Scelti per il loro buon livello di italiano e il loro ottimo francese, sono loro a condurre la lezione (con la collaborazione della professoressa di francese, di italiano, di due operatori Lai-momo e con la presenza iniziale della vice-sindaco del Comune). Continua a leggere

1
giugno
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Foto di Lai-momo

Sono ben pochi coloro che, viaggiando, non abbiano voluto conoscere la cucina del Paese visitato: la cucina è una parte inseparabile di ogni background culturale e mangiare i piatti tipici è uno dei modi più immediati per immergersi in un territorio specifico. Non sorprende, quindi, che alla Festa dei Sapori di Bentivoglio, che quest’anno si è tenuta mercoledì 18 e sabato 21 maggio, abbiano partecipato i quattordici ospiti del CAS che si trova nel Comune del Distretto di Pianura Est. La festa è stata organizzata dal Centro Sociale “Il Mulino”, con il patrocinio del Comune di Bentivoglio. All’interno di questa festa, protagonista è stato lo scambio di piatti tipici provenienti dai quattro angoli del mondo, con cittadini di diverse origini che si sono riuniti a preparare i piatti tipici della loro tradizione.

Quest’anno, anche i richiedenti asilo hanno contribuito in prima persona con un piatto di biryani. Pietanza conosciuta in un gran numero di varianti dall’Iran alle Filippine, il biryani preparato dagli ospiti aveva una base di riso basmati, pollo e una buona quantità di spezie. Il piatto è stato mangiato dagli ospiti e dagli organizzatori, ma anche venduto ai numerosi cittadini di Bentivoglio accorsi alla festa. A fine serata, uno degli ospiti si è unito all’esibizione del gruppo di musicisti marocchini, e ha cantato con l’accompagnamento del violino elettrico.

Non è la prima volta che il Centro Sociale “Il Mulino” coinvolge i richiedenti asilo di Bentivoglio: negli ultimi due anni, i membri del centro si sono impegnati in prima persona nel reperimento di abiti e biciclette, nella conversazione a supporto del corso di italiano e nelle iniziative di inclusione sociale. Di certo, questa è stata una delle occasioni più divertenti: e d’altra parte, l’accoglienza e la conoscenza sono sempre più semplici quando si è seduti insieme intorno a una tavola piena di buon cibo.

25
maggio

Si è parlato di diritti e inclusione lo scorso 7 maggio, alla giornata finale del progetto Pace e diritti umani dell’Unione Reno Galliera e dell’ONG AIFO: a una giornata simile, che ha raccolto autorità locali, associazioni del territorio, cittadini e studenti, non potevano certo mancare gli ospiti dei CAS di Bentivoglio e Castello d’Argile.  La giornata si è aperta con una marcia per la pace, che da Bentivoglio e Argelato ha portato a San Giorgio di Piano tutti coloro che hanno voluto sostenere l’inclusione delle persone con disabilità. Tra loro, i richiedenti asilo del CAS di Bentivoglio, che tra striscioni e bandiere si sono mescolati ai cittadini per manifestare la loro vicinanza all’iniziativa e ai suoi temi di pace e accoglienza.

Una festa non è completa senza musica: questo lo sanno bene gli ospiti del CAS di Castello d’Argile, che insieme a due richiedenti asilo ospitati dall’Associazione Mondo Donna hanno dato vita a uno spettacolo musicale nella palestra di San Giorgio di Piano. Il gruppo, seguito dal musicista napoletano Guido Sodo, ha infatti formato un piccolo, ma entusiasta, ensemble musicale, che si riunisce il giovedì pomeriggio da ormai diverse settimane. Accompagnati dalla chitarra di Guido e dai loro tamburi, tamburelli e sonagli, hanno cantato e suonato musica tradizionale africana, in un concerto vivace che si è concluso con applausi, ringraziamenti e la promessa di tornare.

Foto di Lai-momo

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16
febbraio
Foto di Lai-momo

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A Calderara di Reno è nata quest’anno l’idea di celebrare i vent’anni della rassegna teatrale per bambini ‘Piccoli Pianeti’ organizzando una parata carnevalesca per le vie del paese. Quale migliore occasione per gli ospiti del CAS (Centro di accoglienza straordinaria) di Calderara se non quella di parteciparvi! L’Idea di coinvolgere gli ospiti del Cas è nata dal Gruppo Fotografico di Calderara di Reno ed è stata supportata dal Comune. I giovani richiedenti asilo, seguendo le istruzioni date dai fotografi professionisti, hanno scattato centinaia di fotografie per immortalare i diversi momenti della giornata tra i quali la distribuzione delle maschere di carnevale ai bambini delle scuole elementari. Tra le note festose della marching band gli ospiti del CAS hanno ritratto i bambini mentre giocavano e sfilavano lungo il centro del paese. Il desiderio da parte dei fotografi professionisti di trasmettere le proprie conoscenze in tema di fotografia si è rivelato un collante essenziale che ha creato i presupposti per una vera occasione di incontro tra i richiedenti asilo e la cittadinanza.

Foto di Lai-momo

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3
novembre

DSC04354In quanti modi si può raccontare l’accoglienza? Si può scegliere di fare leva su un sentimento pietistico evidenziando i traumi e le sciagure dei richiedenti asilo e quindi fare di loro vittime esemplari delle ingiustizie del mondo. Si può suscitare l’irritazione di chi considera l’accoglienza uno spreco di energie e di denaro sottolineando la portata dell’intervento assistenziale a favore dei richiedenti asilo. Oppure si può ritrarre la loro quotidianità, ciò che fanno giorno per giorno, dialogare con loro, ascoltare le loro storie e le loro aspettative. Questo è quello che ha scelto di fare Lai-momo, la società cooperativa che, in convenzione con la Prefettura di Bologna nell’ambito dell’Emergenza Sbarchi 2014-2015, gestisce vari centri di accoglienza sparsi sul territorio bolognese. Continua a leggere